MISTERO BUFFO di Dario FO

MISTERO BUFFO

Ugo Dighero propone in teatro due grandi monologhi di Dario Fo, rivisti nella sua chiave personale: "Il primo miracolo di Gesù bambino" e "La parpàja topola".

 

Si tratta di due tra i brani più famosi del repertorio di Fo, che uniscono grande divertimento ad un forte contenuto, il tutto condito con la leggerezza e la poesia tipici dei racconti dell'autore italiano più rappresentato nel mondo. Il ritmo incalzante e l'interpretazione simultanea di tutti i personaggi delle due storie consentono a Dighero di mettere in campo tutte le sue capacità attoriali, dando vita ad una galoppata teatrale che lascia senza fiato.

Per quanto riguarda il linguaggio usato nei due monologhi, si tratta di un miscuglio di dialetti della zona padana, nel quale troviamo spesso termini arcaici e sconfinamenti nel "grammelot". Il grammelot è un assemblaggio di suoni privi di senso apparente, ma talmente onomatopeici e allusivi nelle cadenze e nelle flessioni da lasciare intuire il senso del discorsuo. Con esso si può parlare un finto francese, un fasullo spagnolo, un inesistente inglese, mantenedo la certezza di essere compresi (... a patto di essere dotati di un buon talento di attore ...).

 

Ugo Dighero (Genova, 4 ottobre 1959) a partire dal 1979 frequenta i corsi della Scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova lavorando con Giorgio Albertazzi, Eros Pagni, Gian Maria Volontè, Egisto Marcucci, Lina Volonghi, ed altri. Si diploma nel 1982. Da allora fino ad oggi non ha mai abbandonato il teatro lavorando per il Teatro Stabile di Genova con registi come Orazio Costa, Terry Hands della Royal Skakespeare Company, Marco Sciaccaluga. Con il regista Mario Jorio fonda una propria compagnia, “Oltre l’immagine”, realizzando numerosi spettacoli tra cui “Che ci sta a fare qui una porta” da S. Beckett che è stato ospite alla Biennale di Venezia nel 1985. Per il Teatro dell’Archivolto, realizzando più di 12 spettacoli con la regia di Giorgio Gallione e ottenendo molti riconoscimenti tra cui il “Biglietto d’oro Agis” nella stagione 1990 con lo spettacolo “Angeli e soli…siam venuti su dal niente” da Italo Calvino.

 

Tra le produzioni a cui ha preso parte ricordiamo “L’apparenza Inganna” di Francis Weber, regia di Nora Venturini che lo ha visto in coppia con Neri Marcorè. Ha portato in scena tre monologhi “C’era una volta un re… ma morì” , “Ditelo ai pompieri. Su un cuore in fiamme ci si arrampica con le carezze” scritti a quattro mani con Marco Melloni e “…hai detto Sandro?!”.

 

Il pubblico televisivo conosce Dighero nel 1991 nel programma “Avanzi” condotto da Serena Dandini. Al suo fianco, in questo nuovo percorso nel comico, il gruppo “Broncoviz” da lui fondato insieme a Maurizio Crozza, Marcello Cesena, Carla Signoris e Mauro Pirovano. I finti spot pubblicitari, I Tg riuniti e altre invenzioni lo vedranno nel duplice ruolo di autore-interprete anche nella successiva edizione di “Avanzi” (93)e in “Tunnel” (94).

Nel 1994 scrive con Marcello Cesena la sceneggiatura di “Peggio di così si muore”, unica escursione nel mondo del cinema del gruppo “Broncoviz”. Nel 1996 realizza, sempre insieme ai “Broncoviz”, per RAI 3, “Hollywood Party”, varietà comico sui generi cinematografici, tutt’oggi uno dei programmi RAI più “clikkati” su Rai Click.

Nel 1999 inizia la collaborazione con la “Gialappas Band” che durerà per tre fotunatissime edizioni di “Mai Dire Gol” su Italia1 dal 99 al 2001. Sempre con la Gialappas band prenderà parte al film “Tutti gli uomini del deficente” 1999 regia di P. Costella.

Altri film da lui interpretati: “500” 2001 regia di Robiano, Vignolo e Zingirian e “Quore” 2002 regia di F. Pontremoli.

Numerose le sue incursioni in programmi come “Assolo” La7, “Camera caffè” Italia1, “Crozza Italia” La7.

 

Nel 1998 partecipa al successo di “Un medico in famiglia” nel ruolo di Giulio, l’amico “trasgressivo” e scroccone di Lele.

Il pubblico lo scopre poi come interprete drammatico nel ruolo di Don Puglisi nel film “Brancaccio”, 2001 RAI 1, per la regia di Gianfranco Albano. Seguiranno “Sarò il tuo giudice” 2001 RAI1 regia di G. Calderone, “Padri” 2001 RAI1 regia di R. Donna, “Rosafuria” 2002 RAI1 regia di G. Albano, “La buona battaglia” 2006 RAI1 regia di G. Albano. Con “A voce alta” 2006 RAI1 regia di V. Verdecchi, Dighero ha ottenuto il premio come miglior attorte protagonista all’International Detective Film festival di Mosca. Il film stesso ha ottenuto il premio come miglior film nella sezione “Serial detective”. Grande successo delle cinque edizioni di “RIS, delitti imperfetti” regia di A. Sweet e P. Belloni. Nel 2009 rientra nel cast di Un medico in famiglia (sesta stagione) nel ruolo dello zio Giulio. Tra la fine del 2009 e il 2010 lavora a teatro in collaborazione con la Banda Osiris, esibendosi in diverse città italiane. Nel 2011 entra nel cast di Un Medico In Famiglia 7 interpretando di nuovo Giulio Pittaluga. A marzo del 2013 è nell’ottava stagione di Un Medico in Famiglia. Nel 2013 partecipa al talent show La terra dei cuochi, su Rai 1. Nel 2014 è il Dottor Savini nella seconda stagione della serie televisiva Il tredicesimo apostolo diretta da Alexis Sweet.

Questo spettacolo è stato portato dagli Stregatti in queste date ...
Venerdì, Febbraio 5, 2016 - 21:00
Teatro S. Francesco
Sabato, Febbraio 6, 2016 - 21:00
Teatro della Juta Arquata Scrivia

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